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Palinologia

Polline

Paleopalinologia

Specie significative

Gruppi guida

Fasi climatiche

Alterazioni del clima

Foresta di Vallombrosa

Carta di Vallombrosa

Attività di laboratorio

Diagramma pollinico

Chiave di identificazione

Carotaggio in torbiera



FORESTA DI VALLOMBROSA

Il nome Vallombrosa deriva da valle umida, non da valle ombrosa come potrebbe suggerire il nome. È posta sul versante nord-occidentale della catena montuosa del Pratomagno alla quota di circa 1000 m. La temperatura in media è bassa e c’è un’elevata umidità. Inoltre la presenza delle montagne che la circondano favorisce la crescita delle piante alte, in quanto esse annullano l’effetto dei venti costanti.
Il paese fu fondato nel 1036 quando il frate benedettino San Giovanni Gualberto scappò da Firenze per fuggire alla pena di morte. Visse per tre anni in una grotta, dopo fondò una chiesa di legno ed ancora in seguito fece una chiesa in muratura.
Nel 1058 il Papa consacrò per la prima volta l’altare del frate.
Gualberto raccolse seguaci, e nel 1065 nasce l’ordine dei Frati Benedettini Vallombrosani. Essi avevano visto che l’abete bianco, un albero dal legname molto strategico, cresceva spontaneo nel territorio vallombrosano. Per 8-9 secoli quest’albero è stato coltivato intensivamente a causa della grande richiesta del legno che produce.
Nel 1500 i frati vallombrosani possedevano 500 ettari di territorio: in questo periodo anche Galileo Galilei risiedeva a Vallombrosa perché era un ribelle. Ma dal 1600 cominciò un declino. Napoleone Bonaparte saccheggiò la comunità e fuse tutto il piombo che trovò per farne delle palle di cannone.
Nel 1861, dopo l’unità d’Italia, tutti i beni dei vallombrosani passarono allo stato, e nel 1875, a Vallombrosa, nacque la prima Università di Scienze Forestali.
Circa 120 anni fa fu creato l’Arboreto di Vallombrosa: con 14000 ettari di territorio e 1500 specie differenti di alberi è l’Arboreto più grande d’Italia.