Palinologia
Studio teorico e pratico sull’utilizzazione del polline per definire le varie tipologie di associazioni vegetali che vengono a differenziarsi in relazione alle caratteristiche climatiche.
Finalità dell’attività didattica
Il nostro Progetto si è posto l’obbiettivo di verificare la corrispondenza tra materiale pollinico e tipologia vegetazionale in relazione alle caratteristiche geografiche della zona in esame. Tale presupposto permetterà di simulare la descrizione e il cambiamento del paesaggio in presenza di materiale fossile in una sezione stratigrafica reale. Successivamente sarà effettuata un’indagine in una torbiera presente nei rilievi Appenninici, abbastanza prossimi a Firenze con identificazione dei pollini fossili e successiva analisi dei diagrammi pollinici. L’attività è stata proposta ad una 2a classe del Biennio ITI costituita da 24 allievi di 15-16 anni.
Immagine classe
Si è deciso di articolare il Progetto in fasi successive iniziando alla fine del mese di settembre 2006.
- Introduzione e documentazione sulla palinologia
- Presentazione e spiegazione dell’attività
- L’attività sul campo ed in laboratorio - La nuova chiave di identificazione del polline
- Analisi dei diagrammi pollinici e relazione con le associazioni vegetali
- Carotaggio in una torbiera, identificazione in laboratorio dei pollini fossili, analisi dei dati e comparazione con la documentazione presente
- Conclusioni
1 - Introduzione e documentazione sulla palinologia
Gli allievi inizialmente hanno seguito una serie di lezioni e si sono documentati sulle caratteristiche del mondo vegetale al fine di comprendere a grandi linee la fisiologia vegetale. Le domande a cui e abbiamo cercato di rispondere sono state:
- Quali sono le condizioni ambientali essenziali per la vita delle piante?
- In che modo acqua, temperatura, luce possono differenziare la colonizzazione delle specie vegetali?
- Quali sono le associazioni vegetali caratteristiche che si succedono per latitudine ed altitudine?
- Quali le influenze antropiche nella colonizzazione naturale delle piante nei confronti dei vari ambienti?
Sono quindi iniziati gli incontri specifici con il Dott. Roberto Becattini del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Firenze che ha spiegato quali sono gli ambiti di ricerca dello studio della Palinologia.
Prima di passare all’attività sul campo è stato necessario specificare anche le caratteristiche che fanno sì che si possa utilizzare la pioggia pollinica
(Polline) come archivio storico dell’Evoluzione di un paesaggio vegetale
(Paleopalinologia).
2 - Presentazione e spiegazione dell’attività
In questa fase abbiamo considerato che il primo passo da compiere era quello di mettere in relazione la presenza di una specifica Associazione Vegetale con il suo diagramma pollinico imparando le tecniche necessarie per l’identificazione del polline corrispondente alle Specie più significative. Ciascuna associazione presente in una regione infatti è il risultato di condizioni climatiche ed ambientali precise e rappresenta un indicatore molto sensibile dell’evoluzione delle stesse. Individuando i gruppi guida rappresentativi di tali associazioni potremo immaginarci le varie fasi climatiche.
3 - Attività sul campo
L’area individuata per l’escursione è la foresta di Vallombrosa posta in una zona montuosa presso Firenze. Le zone della foresta in relazione alla quota e all’esposizione presentano microclimi differenti evidenziati da specie vegetali di differente esigenza.
Il nostro compito è stato quello di prelevare campioni di muschio che rappresentano le nostre trappole di polline. Si è proceduto dalla quota maggiore (1119 m) con esposizione nord fino a quota 600 m .Si è poi prelevato campione di muschio anche a quota 600 m esposizione sud- ovest.
carta topografica di Vallombrosa
I campioni sono stati inseriti in sacchetti di carta, chiusi e quindi etichettati. Gli allievi hanno effettuato foto e riprese video per ricostruire l’esperienza.
4 - Attività di laboratorio
Gli allievi sono stati divisi in gruppi di lavoro per l’attività di laboratorio. Un gruppo ha effettuato i passaggi di preparazione dei cuscinetti di muschio in modo da poter effettuare il prelievo dei pollini. Successivamente un altro gruppo ha etichettato e preparato i vetrini per l’osservazione, quindi gli allievi, a piccoli gruppi, hanno proceduto all’identificazione delle specie polliniche più rappresentative di ciascuna associazione vegetale. Tale identificazione è stata effettuata con la chiave di determinazione acquisita tramite il Laboratorio Virtuale di Climatic. Tale chiave di identificazione è stata tradotta e integrata con alcune specie caratteristiche della nostra area geografica. Il lavoro di misura della quantità delle varietà polliniche si sono protratte durante le lezioni successive di laboratorio. Al termine dell’identificazione si sono elaborati i diagrammi pollinici di ciascuna associazione vegetazionale.
5 - Alla ricerca di polline fossile
In questa fase è possibile passare al reale carotaggio in una torbiera, gli allievi hanno applicato le tecniche e le conoscenze acquisite precedentemente al fine di ottenere risultati raffrontabili con la documentazione storica presente. La torbiera individuata si trova in ambiente Appenninico, a poche ore da Firenze, ed è un raro relitto di questo tipo di formazione.
Successivamente viene effettuata l’identificazione in laboratorio dei pollini fossili.
La preparazione dei campioni prevede un protocollo specifico per separare il polline dal materiale in cui è immerso.
6 - Conclusioni
Gli allievi hanno prodotto relazioni sull’esperienza ed hanno costruito ipertesti corredati di foto e di piccoli filmati. Le relazioni migliori saranno utilizzate per la costruzione di pannelli che verranno presentati in occasione di eventi scientifici nella Scuola. L’esperienza si è mostrata estremamente interessante come punto di partenza per approfondimenti disciplinari ma anche trasversali con altre discipline (laboratorio informatico). Con questa esperienza gli allievi, oltre agli aspetti educativi più generali come: organizzare un lavoro di gruppo, raccogliere dati, analizzarli e rielaborarli, hanno acquisito competenze su conoscenze specifiche. Uno degli aspetti sicuramente estremamente interessanti è stato quello di aver svolto un’attività di ricerca scientifica con tutti i suoi connotati.
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